Gli uccelli in inverno, seconda parte

Arezzo
Natura
Diversità
Author

Alessia Portaccio

Published

December 27, 2025

Gli uccelli delle notti ad Arezzo

La rete ecologica dei parchi urbani e delle aree periurbane di Arezzo non si esaurisce nelle ore diurne. Dopo il tramonto entra in attività un gruppo di predatori altamente specializzati: Assiolo, Civetta comune e Barbagianni.

Queste tre specie di Strigiformi svolgono un ruolo rilevante nel controllo naturale delle popolazioni di insetti e micromammiferi (topi) e rappresentano indicatori affidabili della qualità degli habitat presenti all’interno e ai margini della città.

Conoscerle aiuta a comprendere come cambia la biodiversità in risposta alla struttura del paesaggio urbano e alle pressioni antropiche, incluse quelle legate alla stagione invernale e ai festeggiamenti di fine anno.

L’Assiolo (Otus scops)

Civetta

L’assiolo è il più piccolo rapace notturno europeo e nidifica in Toscana in ambienti semi-aperti caratterizzati da presenza di alberi maturi e cavità. È una specie migratrice: rientra in Italia in primavera dopo aver svernato nell’Africa subsahariana per nidificare. Il suo habitat ottimale comprende uliveti, vigneti, filari e frutteti, boschi radi e margini forestali, parchi urbani e periurbani con alberature idonee. La specie è facilmente rilevabile grazie al suo canto monotono, un “tiù… tiù…” ripetuto a intervalli regolari. L’assiolo è sensibile a pesticidi, perdita di cavità naturali e illuminazione artificiale, fattori che modificano la disponibilità di prede e le condizioni di caccia.

La Civetta (Athene noctua)

Assiolo

La civetta comune è un rapace stanziale che frequenta ambienti agricoli, zone aperte e aree rurali con presenza di edifici, muretti e cavità. È adattabile e tollera la presenza umana, motivo per cui è relativamente frequente anche nei contesti urbani e la si può vedere spesso cacciare anche di giorno. Si nutre principalmente di insetti e altri invertebrati; micromammiferi; e piccoli rettili. La civetta svolge un ruolo ecologico importante nel contenimento dei roditori, soprattutto nei territori agricoli. La specie è però soggetta a pressioni dovute a scomparsa di strutture rurali idonee alla nidificazione, uso di rodenticidi e traffico veicolare.

Il Barbagianni (Tyto alba)

Barbagianni

Il barbagianni è un rapace notturno stanziale, caratterizzato dal tipico disco facciale bianco a forma di cuore e il piumaggio bianco. Predilige ambienti aperti, campagne e zone agricole, ma può frequentare anche aree periurbane dove siano presenti edifici con cavità accessibili.

È un predatore altamente efficiente: la sua dieta è composta per oltre l’80% da arvicole e topi, che individua grazie a un udito estremamente sviluppato.

Il declino della specie in alcune regioni europee è legato alla perdita di edifici rurali utilizzabili, impatto nel traffico stradale, uso di esche rodenticide e intensificazione agricola.

La sua presenza è un indicatore utile della qualità degli ambienti aperti circostanti la città.

Perché queste specie sono importanti per la biodiversità urbana?

Assiolo, civetta e barbagianni contribuiscono a mantenere l’equilibrio trofico del territorio, regolando naturalmente le popolazioni di insetti e micromammiferi. La loro distribuzione e attività sono strettamente legate a elementi come: • disponibilità di cavità per la nidificazione • presenza di corridoi ecologici • livelli di inquinamento luminoso e acustico • struttura del mosaico agricolo e periurbano Monitorare queste specie permette di valutare lo stato degli habitat urbani e l’efficacia delle strategie di conservazione locale.

Capodanno e fauna selvatica: un impatto documentato Le esplosioni dei fuochi d’artificio generano rumori improvvisi e intensi, spesso superiori ai 150 dB. Numerose ricerche hanno documentato effetti significativi sulla fauna, tra cui: • fuga disordinata dai posatoi notturni, • collisioni con edifici e automobili, • aumento dei livelli di stress, • disorientamento e alterazioni dei ritmi circadiani, • mortalità diretta in specie particolarmente sensibili. I rapaci notturni sono esposti a rischi elevati perché volano di notte, hanno campi visivi specializzati per il buio e vengono sottoposti a un improvviso stato di allarme causato dai botti durante il periodo di attività per rifocillarsi. Ridurre o evitare l’uso dei fuochi d’artificio, soprattutto nelle vicinanze di parchi, aree verdi e zone agricole, è una misura semplice che può prevenire danni significativi alla biodiversità locale.